E’ un lungo periodo per il centro Italia caratterizzato da aria mite e venti meridionali; la giornata di ieri ha visto la pioggia salire fin sopra i 1800mt. Arriviamo al piazzale di prati di mezzo 1405mt, durante la notte con il cielo stellato la temperatura è scesa sotto lo zero e la neve è ghiacciata ma ora le nuvole cominciano a coprire la montagna sospinte da un forte vento caldo di libeccio. Saliamo la valletta posta dietro al rifugetto su di un bel manto nevoso ben assestato ed entriamo nel bosco.

Attraversiamo la prima radura ed entriamo nel Vallone della Meta lasciando alla nostra sinistra il vecchio rifugio diroccato, i pendii ora sono punteggiati da enormi faggi secolari che caratterizzano questo versante delle Mainarde, distrutti e contorti dagli anni e dal tempo. Saliamo all’interno del valloncello che lentamente prende quota, le nuvole portate dal vento si addensano sempre di più sulla montagna e ora saliamo nella nebbia all’interno del valloncello, la neve è ora molto ghiacciata. Alla sella di uscita del valloncello Fabio prende la posizione col GPS dato che la visibilità continua a peggiorare; continuiamo a salire fino alla quota di 2050mt in corrispondenza del crinale che collega il passo dei Monaci 1980mt alla Metuccia.

Le nuvole non sembrano voler mollare e ci ritroviamo nel vento e nella nebbia congelantesi indecisi sul da farsi; proseguiamo per un tratto verso nord e scendiamo leggermente di quota probabilmente in direzione del Passo dei Monaci ma poi siamo costretti a fermarci poiché la visibilità è troppo ridotta. Aspettiamo ancora un pò nella speranza che le nuvole si alzino un poco per mostrarci la via ma il tempo sta solo peggiorando e non è possibile continuare. Tolte le pelli e stretti gli scarponi incominciamo lentamente la discesa, su ghiaccio vetrato seguendo la direzione indicata dal GPS che dopo averci fatto superare brevi pendii e qualche dosso ci riporta alla sella sopra alla valletta di salita.

Poco più in basso la visibilità migliora e ci possiamo divertire su questa neve ora compatta e molto divertente. Scendendo rientriamo nel bosco mentre arriva sospinta dal vento un nebbia pesante e bagnata vista la temperatura elevata alle medie quote. Il bosco caratterizzato da brevi pendii e vallette è molto divertente e ognuno trova la sua strada per passare con linee originali e un poco difficoltose. Arriviamo alla macchina in una nebbia pesante alle 2:30 del pomeriggio giusto in tempo per infilarci nel ristorante-rifugio di prati di Mezzo; un ottimo modo per concludere la giornata in compagnia su di un bel piatto di fettuccine fumanti.

Considerazioni: Una scialpinistica bella e interessante il monte Meta da Prati di Mezzo. Un facile itinerario che risale i dolci pendii e le vallette di questo versante caratterizzato nella prima parte da enormi faggi secolari distrutti dagli anni e dal tempo. Nonostante l'esposizione W-SW è solitamente ben innevato fino a primavera inoltrata. L' ultimo pendio verso la vetta è spesso ghicciato con poca neve. Attenzione in caso di brutto tempo, tra dossi e vallete la via di ritorno potrebbe non essere così scontata.

Accesso stradale: Autostrada A1 Roma-Napoli, uscita Cassino. Superstrada Cassino-Sora direzione Sora - uscita Atina Inferiore. S.S. 509 "di Forca D'Acero" - uscita Picinisco. Da Picinisco seguire le indicazioni per Prati di Mezzo 1408mt.

Dati meteo ore 13:00 a quota 2050mt.

-Temperatura aria a 1,5mt dalla neve: -3,2C°
-Vento da SW 30-40km/h e nebbia congelantesi.

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